PANZER  TRACTS  n. 7 - 2

di Andrea e Antonio  Tallillo

 

Panzerjaeger – Panzer Tracts 2005

 A poco più di sessant’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, l’interesse per i mezzi tedeschi è più che mai elevato, ed anche le pubblicazioni su di essi si susseguono ancora a ruota libera. Questo ci dà modo di costruire riproduzioni molto dettagliate, è abbastanza raro però, come in questo caso, che il testo dica veramente qualcosa di più, affrontando l’argomento in maniera veramente innovativa. Le “improvvisazioni” tedesche, con pezzi d’artiglieria di vario tipo montate su scafi di altrettanto vario tipo furono veramente tante, e solo di recente si può affrontarne la realizzazione con kits in plastica, qualche anno fa si doveva ricorrere alla più costosa ed ardua resina. In questo recente libro di due collaudati Autori come Jentz e Doyle, si esamina la particolare categoria dei ‘Marder’ ovvero quei mezzi, su scafi obsoleti tedeschi od ex-cèchi o francesi, che ospitavano due fra i più famosi e potenti cannoni controcarro del periodo 1942-1943, il Pak 40 da 75 mm ed il Pak 36 (r) di preda bellica sovietica.

L’argomento non è dei più nuovi e si rischiava di produrre un’ennesimo tomo bello ma di poca utilità modellistica, invece si sono tirate le fila dei vari aspetti legati alla loro apparizione ed uso in servizio con mano molto esperta, con un’imparzialità che rasenta la provocazione. I Marder furono l’esempio della complessità e dei limiti dello sforzo bellico tedesco, sorti com’erano dalla inadeguatezza dei carri armati veri e propri allora in servizio.

In una chiave d’estrema limpidezza ed accessibilità, sono presentati otto tipi diversi di semovente, con molte notizie sui reparti che li ebbero in servizio e sul loro rendimento, che non fu eclatante ma neanche trascurabile, visto che erano uno strano mix di complessità meccanica aumentata dal peso delle nuove installazioni, con veramente poca protezione e comfort per gli equipaggi, ma in grado di battere persino i KV I, se ben adoperati secondo particolari tattiche. In quasi 100 pagine sono contenute diverse fotografie ben stampate, alcune delle quali mai viste prima, disegni molto ben realizzati e soprattutto alcuni resoconti di azioni, sia sul fronte russo che in Tunisia, che assieme ai vari rapporti dei reparti danno molti spunti per l’ambientazione dei nuovi kits Alan e Tamiya e dei veterani Italeri e Tamiya. Non è un libro sufficiente da solo, come tutti quelli della serie Panzer Tracts, ma unito ad altri può essere l’arma vincente per superare i dubbi e cominciare a costruire un qualsiasi Marder, magari sul fronte italiano, che li vide presenti dallo sbarco in Sicilia sino agli ultimi scontri oltre il Po.…

 

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