An  illustred  Encyclopedia  of  Uniforms  of  WW  I 

-  Lorenz  Books  -

 

 di  TALLILLO  Andrea e Antonio

 

   Si avvicina a grandi passi l’anniversario – 100 anni ! – dell’inizio del primo, spaventoso conflitto mondiale. Come dovrebbe essere ormai costume anche per il più sprovveduto dei figurinisti, è meglio documentarsi per tempo. Si può già scommettere che usciranno kits in ogni materiale possibile per quanto riguarda tedeschi ed inglesi, un po’ meno per americani, francesi e russi, ma neanche uno per l’Italia ed altri paesi ‘minori’ che però la vissero e soffrirono tutta, eccome. Volendo realizzare, che ne sappiamo, un turco a Gallipoli od un rumeno od un serbo od un belga nel 1914, anche nell’archivio mediamente fornito potrebbero esserci dei vuoti….

   Una soluzione possibile, prima di gettare la spugna e rinunciare così ad un giapponese a Tsing-Tao, un ascaro tedesco in Tanganika, un inglese in Bielorussia ed un italiano in Macedonia, ce la offre il sempre ricco ed aggiornato catalogo Tuttostoria. E’ apparso infatti un titolo molto promettente, che abbiamo regolarmente acquistato in virtù del costo accettabile di 25 Euro. Una gradita sorpresa è già scorrendo in fretta le 256 pagine, fitte di più di 160 tra fotografie ed illustrazioni, oltre a cartine  e tavole riguardanti armi ed equipaggiamenti. Non solo il testo dà abbastanza informazioni su motivi e svolgimento di una guerra lunga – mondiale e perciò costellata di battaglie anche in zone ben lontane dall’Europa – ma provvede a sintetiche informazioni sulle uniformi. Non aspettatevi schede molto lunghe ed esaustive, perché il piatto forte di questo libro sono le tavole, ben 268 (duecentosessantotto !) che possono darci visivamente una più che buona idea del passaggio dalle prime uniformi del 1914, di sapore quasi ottocentesco – a quelle molto più razionali per taglio e colore dell’ultimo periodo di guerra. Unico rammarico, la parte del leone la fanno i francesi con 52 tavole, russi con 46 (ma vi sono anche reparti della guerra civile del 1919-1920) e 45 inglesi, seguono i tedeschi con 41, mentre per quello che potrebbe interessarci più da vicino, gli austro-ungarici ben 24 e gli italiani …solo 6 !  E va bene, non si può avere tutto ma anche noi abbiamo fatto la nostra parte e non è vuota retorica. Comunque, non si pretende che all’estero abbiano interesse per il nostro esercito di allora, se anche da noi i tavoli delle mostre vedono più sturmtruppen che italiani. Avere tutte questa tavole riunite in un libro è comunque una bella occasione e fonte di stimoli per qualche più o meno agevole conversione, dando spazio alla fantasia ed alla manualità, che dovremmo possedere se non andiamo errati. Unico aspetto un pò sconcertante, per noi della Vecchia Guardia, è la tecnica usata per realizzare le tavole, un pò freddino per chi è cresciuto a forza di autori che maneggiavano pennello e colori e non Photoshop.

 

 

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