Vought - Hiller - Ryan   XC - 142 A

"Tiltwing "

VSTOL  Tri-Service Transport

 

scala  1/72  

 

di  Luciano MINA

 


Kit: Anigrand Craftswork -
scala 1/72

Riferimenti : Air Force Legends n. 213 – W. Norton ( rif. molto utile)
                          Quelle strane macchine volanti – G. Evangelisti
                          Siti WEB e riviste varie
 

La macchina

       Si trattava di un convertiplano di circa 20 tonnellate a pieno carico, ad ala basculante, potenziato da 4 turboeliche General Electric di oltre 2800 HP ciascuna, le cui trasmissioni erano interconnesse meccanicamente in modo che un’avaria ad un motore veniva in buona parte compensata dalla potenza globale disponibile garantendo la rotazione dell’elica interessata. Furono costruiti 5 prototipi ed il velivolo poteva atterrare e decollare come un normale aereo ad ala fissa come pure sollevarsi in hovering ed effettuare la transizione al volo orizzontale per poi di nuovo atterrare in verticale. Le prestazioni erano notevoli e la manovrabilità accettabile vista la mole, anche se rumoroso e con parecchie vibrazioni, la visibilità ottima.
       Tuttavia la macchina non ebbe fortuna, visto il contemporaneo aumento delle prestazioni degli elicotteri ed il concetto del convertiplano fu accantonato in attesa di tempi migliori ( e di una migliore elettronica di controllo assetto), che in effetti sono arrivati con la messa in produzione dell’Osprey V-22, non molto dissimile nella forma dove a ruotare sono solo le due gondole motore; altro esempio l’Agusta-Westland AW 609 attualmente in fase sperimentale.
       Il modello riproduce il primo prototipo, purtroppo distrutto durante la fase di messa a punto con la perdita dei due piloti e del tecnico di volo. Tutte le conquiste non sono mai gratuite e costano talvolta un prezzo altissimo.

Il kit

       Kit in resina chiara con trasparenti in plastica. Ordinato e ricevuto nel giro di 3 settimane. L’apertura della scatola lascia una buona impressione, pezzi ben stampati, privi di bave, ritiri o soffiature, pannellatura incisa correttamente, però nel mio kit manca una pala delle eliche alari ( dimenticata !!, poco male la ricavo in plasticard) e l’ala non presenta sul ventre i pannelli corrugati che si estendono invece su tutta l’apertura ( cosa che infastidisce abbastanza, considerato il prezzo elevato !!!). In effetti, se è dimensionalmente corretto, il kit è abbastanza povero, la cabina contiene i due sedili eiettabili basici, le due cloche ( mancano le due leve del collettivo) ed un cruscotto ma nessuna decal, ed essendo il trasparente molto ampio occorre mettere mano alla cassetta dei pezzi. Anche la zona con i meccanismi di movimentazione dell’ala è spoglia, senza attuatori ma con tutti i pannelli mobili che ricomponevano il flusso aerodinamico quando l’ala veniva ruotata in asse con la direzione di volo.
       Insomma un bel modello cui manca un qualcosa per essere ottimo.

Costruzione

       Inizio dalla semifusoliera sx incidendo il portello di accesso, fisso gli oblò, coloro con un grigio medio gli interni delle due semifusoliere, quindi dettaglio le zone interne anteriori ( quanto resta visibile) con scaletta di emergenza, scatolotti vari, accumulatori, tubi e cavi elettrici per simulare sia gli impianti che la strumentazione di acquisizione dati sperimentali tipica di un prototipo ed apro pure la porta che dà accesso alla cabina, incollo dei cingoli di carro armato recuperati per simulare i rulli/rotaie a pavimento necessarie per le operazioni di carico.
Passo quindi a dettagliare la cabina, i sedili, le pedaliere, le consolle laterali e la paratia con plasticard, fotoincisi/decal varie in modo da affollare un po’ di più l’area che resta visibile data l’ampiezza del trasparente anteriore.
       Intercalando, preparo, basandomi sui dati geometrici ricavati dalla documentazione, lo scalo dell’ala visto che è in 3 pezzi ed è necessario garantire l’allineamento sui tre assi, incollo le due semiali alla parte centrale e quindi le 4 gondole motore dopo aver fresato i condotti di aspirazione e scarico ( poco profondi) di ciascuna gondola. I pannelli corrugati mancanti li ricavo da uno Junkers F-13 fallito ( mai buttare via niente… diceva mia nonna …) scegliendoli a seconda della densità ed assottigliandoli in modo da adattarli facilmente al profilo dell’ala.
       Anche le 5 eliche necessitano di un piccolo scalo ( le pale sono fornite separate ) per fissarle al mozzo che non ha ogiva quindi richiede buona precisione ed allineamento, tenendo conto che le eliche di sx ruotano al contrario di quelle di dx ( così si migliorava la stabilità).
       Procedo quindi al fissaggio del trasparente ( più di nome che di fatto…visto il costo potevano almeno metterne 2…) che sborda sui lati e decido di scartavetrare fino ad annullare il salto e quindi con grana sempre più fine lo lucido, ma restano alcune incisioni originali dei pannelli vetrati che mi disturberanno non poco in fase di finitura. E qui iniziano le grane in quanto vengono fuori le soffiature che in origine esternamente non c’erano, stucco, carta vetro, stucco etc etc per n volte intercalato con qualche mano di fondo di primer, alla fine le riduco al minimo. L’ideale sarebbe solo lisciare con grana finissima, ma se le giunzioni non quadrano diventa necessario grattare, con la conseguente ri-incisione delle pannellature, sportelli etc. Alla fine di prove e controprove di montaggio dell’ala ruotata di 45° inizio la verniciatura di fusoliera, piani di coda, ali, in “light gull grey, white, mid grey, dark grey”, mentre per le aree ad alta visibilità uso una miscela che si avvicina al “red orange”. Le eliche sono nere, opache, in modo da poter fare le scritte a mano con un minipennino e un inchiostro bianco acrilico, mentre il logo del costruttore è una decal.

      
Copro tutto con una mano di lucido Tamiya in bomboletta, quindi fisso le decal della casa che non sono male, sottili ma non molto sature, infatti la coccarda sul lato lascia trasparire il grigio, devo toglierla, ritagliare una decal bianca di misura e sovrapporle, diminuendo il contrasto senza annullarlo, ma resta così. Inizio quindi a passare pagina per pagina la monografia alla caccia di stencil, rescue, ed altri particolari che ricavo dalla cassetta delle decal obsolete, sempre utilissime in questi casi. Un po’ di invecchiamento (poco , si trattava di prototipi) con inchiostri e pastelli vari, quindi una mano di trasparente satinato.

       Arrivo al montaggio finale dopo aver fissato il carrello e rifatto i pannelli di chiusura, quindi incollo le ali in posizione semiaperta verificando la congruenza delle due estremità alari, fisso i piani di coda ruotati anch’essi di un angolo desunto dalle foto del velivolo in fase di transizione e trovo nella mia cassetta in cui tengo smontati gli orologi rotti ed ogni meccanismo che mi capita per le mani due sbarrette fissa-cinturino che simulano proprio a due attuatori delle ali più due minibarre filettate come gli attuatori a vite del pannello anteriore. E’ la volta delle griglie sul condotto di aspirazione e dei tubi di scarico delle gondole motore e delle eliche che cerco di allineare il più possibile quindi le varie antenne ed il cavo radio dalla deriva alla cabina con un sottile filo elastico. Finito.

       Preparo la base basandomi su una foto della monografia, con un bel “H” per ricordare che il velivolo si alzava anche in verticale oltre che con decollo brevissimo e/o normale.

      
Incollo il modello alla base, guardo soddisfatto.. ….e mi accorgo che ho dimenticato la sonda anteriore ..…..presente sul primo prototipo...…che fare con il modello fissato e pieno di ammenicoli vari ??
       Lascio passare qualche giorno ……. poi con il trapanino inizio a forare il muso, e fisso la sonda che mi sono preparato con minitubi in acciaio/ottone a diametro decrescente, sono fortunato, il trapanino ha forato diritto, il modello non si è mosso e la sonda entra per bene in orizzontale e fa la sua figura, ora è veramente finito.



Note
- Ho usato solo colla cianoacrilica, con diversi gradi di velocità di indurimento.
- I primer sono Tamiya.
- I colori acrilici sono un mix di Vallejo e Lifecolor .
- I trittici / disegni disponibili devono essere studiati bene paragonandoli con i dati geometrici, in quanto non vengono rispettate le proporzioni fra apertura alare e lunghezza fusoliera.

 

(dal sito web : www.anigrand.com )

 

           

           

           

           

           

 

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